Sci di fondo: le migliori piste in Trentino
In Trentino se si è amanti dello sci di fondo, o nordico che dir si voglia, non c’è che l’imbarazzo della scelta: le piste migliori si trovano qui. Prenotando la vostra vacanza in questi luoghi potrete rilassarvi scivolando sulla neve immersi in boschi di abeti, e ammirare da vicino la bellezza della montagna in inverno. Le piste sono perfettamente battute e vi permetteranno di attraversare paesaggi fiabeschi, divertendovi e senza troppa fatica. Ma quando è nato lo sci di fondo, e come si pratica? In questa piccola e breve guida vi suggeriremo come vestirvi e quale attrezzatura utilizzare. Inoltre sempre in questo articolo, vi consiglieremo anche quali sono le migliori piste in Trentino, soprattutto nella zona di Andalo.
La storia dello sci di fondo
Come è nato lo sci di fondo e quali sono le caratteristiche che lo differenziano dallo sci alpino? Queste sono solo alcune delle domande più frequenti che, chi si avvicina allo sci di fondo, si fa.
Lo sci di fondo, a dire la verità, ha una storia molto, molto antica. Infatti, almeno mille anni prima della ruota, gli uomini primitivi utilizzavano alcuni mezzi di locomozione per muoversi sul ghiaccio e sulla neve. Quindi i primi sci potrebbero risalire a quel periodo. Ovviamente, i primi sci erano diversi rispetto a come li conosciamo noi: uno dei due, più lungo, serviva per scivolare, mentre l’altro, più corto e dotato di una pelle di foca o di renna, serviva per spingere.
Ma è attorno alla metà dell’Ottocento che lo sci di fondo prende piede, come sport. Iniziarono infatti le prime gare: la prima di cui si ha notizia risale al 1843, tenutasi a Tromso. Si racconta che in una delle prime sfide, i partecipanti dovevano reggere un vassoio sul quale veniva appoggiato un bicchiere di birra, che doveva rimenare pieno fino al termine della gara. Nel 1903, in Svizzera, ci furono i primi Giochi Nordici, precursori dei Giochi Olimpici Invernali, da tenersi ogni 4 anni. Nel 1924 nasce la Federazione Internazionale dello Sci. Poi durante la Prima Guerra Mondiale gli sci si diffusero anche in tutte le località di montagna del nord Italia.
Fino al 1970 esisteva però una unica figura sia per lo sci di fondo che per la discesa. Da quell’anno, grazie soprattutto alla vittoria di Franco Nones alle Olimpiadi di Grenoble del 1968, questo sport ebbe una grande diffusione e venne istituita la doppia figura.
Nel 1971 prese il via la prima edizione della Marcialonga, la quale contribuì ancora di più alla diffusione dello sci di fondo. L’evoluzione tecnica ha introdotto materiali migliori, più veloci e leggeri, scioline che rendevano gli sci sempre più scorrevoli, indumenti più comodi con cui sciare.
Come si pratica lo sci di fondo
Lo sci di fondo nei primi anni si effettuava scegliendo il “passo” più utile e indicato in base al tracciato: passo alternato, passo spinta, scivolata spinta o pattinata. Ben presto però si accorsero che era la pattinata il passo più efficace. Lo sci di fondo si basa su una tecnica che permette di avanzare sulla neve grazie all’utilizzo coordinato di sci e bastoncini. Si divide in due stili: il passo alternato o “classico”, che si effettua all’interno di un percorso battuto da un gatto delle nevi e il passo pattinato o “skating”, che si effettua invece su pista libera, battuta ma senza binari. Chiunque può praticare lo sci nordico, bambini o adulti, a partire dai tre anni.
L’abbigliamento tecnico
L’abbigliamento consigliato è quello che normalmente verrebbe utilizzato per il trekking in alta quota, quindi che tenga caldo ma che al contempo sia comodo ed elastico. La misura e il tipo di sci e bastoncini varia in base agli stili: in linea di massima i bastoncini devono arrivare sotto il mento nella tecnica classica e alla punta del naso nello skating.
Sci di fondo in Trentino
Il Trentino è il posto perfetto per chi vuole divertirsi con lo sci di fondo. Qui le piste sono in ottime condizioni e perfettamente battute, per rendere questa attività ancora più piacevole. Con i vostri sci ai piedi potrete attraversa boschi e ammirare le Dolomiti, mentre fate sport.
Inoltre, avrete anche la possibilità di sciare in notturna, oppure se non avete mai fatto sci di fondo e desiderate provare, troverete tante scuole di sci, che vi permetteranno di fare lezioni individuali o in gruppo, a qualunque età. Inoltre, grazie al SuperNordicSkipass avrete l’accesso, con un unico skipass, a oltre mille chilometri di piste. Il complesso sciistico del Dolomiti Nordicski è tra i più grandi e moderni di Alpi ed Europa. Nonostante questo, non è così famoso come ci si potrebbe aspettare. Pensate un po’: 1.300 chilometri di piste, distribuite in oltre undici comprensori. Non si tratta però di piste per lo sci alpino, ma anelli per lo sci di fondo. Spesso gli anelli sui quali viene praticato lo sci di fondo sono immerse nel silenzio dei boschi e sono costituite da strade forestali e spazi agricoli inutilizzati in inverno.
Lo sci di fondo è uno sport che, anche in Italia, attira tantissimi appassionati. Molti più di quanti si possa credere. Una delle manifestazioni più celebri è la Marcialonga delle valli di Fiemme e Fassa.
Le migliori piste delle Dolomiti
Lo sci di fondo è più di uno sport. Si tratta infatti di una vera e propria filosofia di vita. Infatti, lo sci di fondo vi permette di vivere lentamente, ammirare i paesaggi ed entrare in stretto contatto con la natura. Nel caso dello sci nordico, infatti, la fatica è ricompensata proprio dai paesaggi meravigliosi nei quali potrete immergervi.
Una delle più belle piste delle Dolomiti è l’Anello Armentarola a San Cassiano in Alta Badia. Si tratta di un complesso lungo circa 26 chilometri, che permette a tutti, più o meno esperti, più o meno sportivi, più o meno allenati, di compiere un percorso adeguato alle proprie possibilità. L’impianto di innevamento è programmato, quindi le condizioni della pista sono sempre ottimali. L’aspetto più interessante che questa pista vi offre però è il paesaggio che da qui potrete ammirare. E se ad un certo punto dovesse venirvi fame, troverete la baia Pré da Costa.
Anche in Val Gardena, a Bolzano, c’è il centro del fondo di Monte Pana. Qui troverete nove percorsi differenziati in base alla difficoltà. Questi percorsi attraversano il bosco, lungo il Sassolungo. Il tracciato più interessante è quello che va da La Buja fino all’Alpe di Siusi a Saltria, per poi inoltrarsi sul circuito di fondo fino al rifugio Tirler.
Altro percorso molto interessante, per chi desidera mettersi alla prova con lo sci di fondo è l’Arena Alto Adige. Qui si sono infatti disputati, nel gennaio 2016, i mondiali di biathlon, quella disciplina che unisce lo sci di fondo al tiro a segno.
Una delle piste più belle, e famose, è Marcialonga Est e Ovest, in Val di Fiemme. Questa pista, divisa in due parti, percorre tutto il fondovalle della Valle di Fiemme. Si tratta di un tracciato meraviglioso, lungo circa 27 chilometri.
Percorso molto interessante è anche quello di Campo Carlo Magno a Madonna di Campiglio. Si tratta di un percorso di una decina di chilometri che si addentra nel cuore del Parco Naturale Adamello Brenta. Una volta usciti dal bosco avrete davanti a voi i campi di Malga Mondifrà.
Anche ad Andalo avrete la possibilità di divertirvi con lo sci di fondo. Infatti, sull’Altopiano della Paganella troverete due tracciati che partono dal centro sportivo di Andalo, girano intorno al lago e passano per le abetaie nei pressi di Cavedago. Il primo tracciato copre l’intera superficie del laghetto carsico di Andalo, poi continuando nel bosco del Parco Naturale Adamello-Brenta verso la località Priori si dirama il secondo percorso, un po’ più difficile del precedente. A disposizione dei principianti c’è un campo scuola di 730 metri per fare pratica e seguire lezioni private o corsi collettivi.
E voi, vi siete mai cimentati con questo sport?